STRUTTURA DI UN TEMA D’ESAME

Ogni anno mi capita di incontrare persone adulte e volenterose, che desiderano ottenere finalmente il diploma che non hanno potuto o voluto prendere in età adolescenziale, oppure che desiderano passare qualche concorso pubblico che preveda tra le prove un tema di italiano. Oltre alla difficoltà di rimettersi a studiare dopo una pausa durata spesso molti anni, questi candidati si sentono timorosi al pensiero di prendere di nuovo in mano la penna per scrivere un testo lungo su un argomento assegnato. Infine, molti studenti che si sentono in grosse difficoltà ad affrontare il tema di italiano in classe.

Sebbene il dono della scrittura sia concesso a pochi e vada coltivato, è comunque possibile produrre un testo dignitoso, che permetta di raggiungere la sufficienza.

Cosa scrivo??? Ovvero il panico della pagina bianca: tempo fino a 1 ora.

Nel caso siano presenti più tracce, scegli con cura quale svolgerai, in base ai tuoi interessi e conoscenze. Una volta compiuta la scelta, però, non cambiarla! I temi peggiori che ho letto sono stati proprio il frutto di un “cambio in corsa”.

Non è necessario partire dall’inizio, si può anche iniziare dal mezzo: ricòrdati che stai scrivendo una brutta, non il tuo testo definitivo! La cosa migliore è BUTTARE GIU’ le tue IDEE a riguardo, nell’ordine in cui ti saltano in mente (il cosidetto brain-storming). Scrivile TUTTE, anche quelle apparentemente banali: farai sempre in tempo a eliminarle in seguito.

Cerca un COLLEGAMENTO tra le tue idee: di solito, prima /dopo (ordine cronologico) oppure causa/conseguenza (ordine logico). Metti vicine le cose simili. Cancella le idee che ti sembrano fuori tema. Questo si chiama “fare la scaletta”.

La struttura del tema: tempo fino a 2 ore.

  • INTRODUZIONE:  DI COSA SI STA PARLANDO? Puoi iniziare con una frase che va bene per ogni traccia: “Ai nostri giorni si parla tanto di…” (e aggiungere l’argomento). In questa parte devi poi mettere informazioni generali, tipo:
    1. definizione del fenomeno (cosa si intende per…?)
    2. è una questione di cui si parla da tempo o è nata da poco (da quando? quale avvenimento l’ha fatta nascere?)
    3. chi e dove ne parla? (in Tv, tra la gente, nei libri, ecc)
    4. Sicuramente qui metti punto e vai a capo.
  • IL PROBLEMA: questa parte è presente solo se il testo è di tipo “argomentativo”, cioè se nella traccia è scritto esplicitamente “il candidato argomenti” oppure “argomentando”; tutti i temi di maturità sono attualmente testi argomentativi. Se ti è stato assegnato questo titolo, è perché evidentemente c’è una questione aperta, un dibattito in corso che divide l’opinione pubblica: quali sono le principali “fazioni” a favore o contro la situazione, lo stato di fatto? Puoi usare frasi del tipo: “A questo riguardo alcuni pensano che…., mentre altri….“. Alla fine, metti punto e a capo.
  • CORPO DEL TESTO: è la parte centrale e più lunga del tema, che cambia a seconda del tipo di testo che ti viene richiesto, di solito espositivo o argomentativo.
    1. Se è un testo espositivo, devi spiegare come, dove e quando si manifesta l’argomento; se ci sono studi al riguardo o se ne parla qualcuno di famoso (uno scienziato, un personaggio pubblico). Sarebbe meglio scrivere una frase introduttiva, tipo: “Questo fenomeno si manifesta in questo luogo, in questa situazione e coinvolge soprattutto questo tipo di persone”: in questo modo potrai poi passare da un aspetto all’altro senza troppe spiegazioni, perché il collegamento tra i paragrafi è già stato detto nella frase introduttiva. In ogni caso, sarebbe meglio segnalare il cambio di argomento con frasi del tipo: “Il primo aspetto è… Per quanto riguarda invece… Inoltre si deve considerare che… Infine non bisogna dimenticare…
    2. Se è un testo argomentativo, devi esporre la tesi (le tue idee, i pro della questione), l’antitesi (cosa ne pensano gli altri, i contro) e poi confutare l’antitesi (perché chi la pensa diversamente da te sbaglia?) Devi mostrare nel dettaglio le diverse opinioni, controbatterle o sostenerle, citare gli eventuali documenti dati, portare esempi.  Scrivi un paragrafo per ogni posizione che si presenta. Puoi andare a capo ad ogni paragrafo. Puoi fare una struttura semplice: prima tutti i pro, poi tutti i contro; oppure una struttura alternata: un pro e il suo contro – un pro e il suo contro – ecc. Esempio: “Su questo argomento ci sono diverse posizioni. Alcuni, infatti, pensano che…. (punto e a capo) A volte capita che… (e aggiungere un esempio o un avvenimento che dimostri che queste persone hanno idee sensate) (punto e a capo). Altri, invece, pensano che…. Anche loro hanno ragione, infatti… (e aggiungere un esempio o un avvenimento che dimostri che anche queste persone hanno idee sensate), ma d’altra parte non bisogna dimenticare che… (e aggiungere un esempio o un avvenimento che dimostri che l’opinione di questa seconda categoria non è tanto condivisibile)”. Alla fine metti punto e a capo.
  • CONCLUSIONE: provare a fare delle ipotesi su cosa succederà. Esempio: “Per concludere, bisogna dire che l’argomento in questione è tuttora molto discusso. Allo stato attuale non è possibile sapere si continuerà a….. oppure se succederà… Di certo, la prima ipotesi sarebbe auspicabile, perché…. mentre la seconda potrebbe portare a …..”

La revisione del testo: tempo fino a 1 ora.

A questo punto dovresti aver scritto almeno un paio di facciate (non colonne!). Prenditi un minuto di pausa: pensa ad altro, guarda fuori dalla finestra. Poi rileggi la tua brutta, con molta ATTENZIONE. Controlla che le parti siano collegate tra loro, che non ci siano affermazioni piantate lì senza spiegazioni, che ci siano esempi.

Quando sarai soddisfatto del CONTENUTO, solo allora ti puoi dedicare alla FORMA: controlla di non aver fatto RIPETIZIONI di parole o di concetti, sistema la PUNTEGGIATURA, controlla i MODI E TEMPI VERBALI. Se ci sono frasi che non ti convincono, la cosa migliore è CAMBIARLE, non eliminarle!!! Se hai la tentazione di cancellare tutto, ricòrdati che avevi delle motivazioni per scrivere quelle cose, che ci hai pensato prima di scriverle e quindi forse non vale la pena buttare via una cosa che è stata pensata, solo per un impulso del momento.

Poi fai un’altra pausa, come prima. Quindi rileggi: il testo che hai davanti dovrebbe essere la versione definitiva, quindi fai meno modifiche che puoi.

La copiatura in bella: tempo fino a 1 ora.

A questo punto puoi trascrivere il tuo testo in bella copia. E’ un lavoro che richiede tempo, perché se lo fai in fretta rischi di saltare delle parole o delle intere righe! Scrivi lentamente, così eviterai gli errori. Se però ti accorgi di aver scritto male un parola, puoi cancellarla con una righetta (NO pasticci che coprono tutta la parola!) e riscriverla in modo corretto.

NON CAMBIARE NESSUNA PAROLA O PARTE!

Infatti, il testo della brutta è frutto del tuo ragionamento e ci hai messo ore per farlo. Le frasi che ti vengono in mente durante la copiatura, invece, sono frutto del momento e, se anche ti sembrano meglio in quel punto, non sai se si inseriscono bene in TUTTO il testo. Quindi fai lo sforzo di copiare esattamente quello che hai deciso nella brutta, anche se ti costa.

La rilettura finale

Finito di copiare, puoi fare l’ultima pausa. Quindi rileggi per l’ultima volta, controllando solo la punteggiatura e l’ortografia. A ogni piccola modifica che fai in questa fase, devi poi ricominciare la lettura dall’inizio della frase che hai modificato.

Complimenti, hai finito!!!!!

Leggi anche: LA (MALEFICA) PUNTEGGIATURAPRIMA PROVA MATURITA’: TIPOLOGIA APRIMA PROVA MATURITA’: TIPOLOGIA BPRIMA PROVA MATURITA’: TIPOLOGIA D

 

4 pensieri su “STRUTTURA DI UN TEMA D’ESAME

  1. […] Usalo quando hai finito di esprimere un concetto: se ti ricordi l’analisi del periodo, devi fare frasi con la principale e tutte le sue subordinate (perché, quando, siccome, anche se) e poi metti punto. Non fare frasi troppo lunghe, se no rischi di ingarbugliarti con i pronomi e i tempi verbali! Non è necessario andare a capo ogni volta, ma solo se cambi argomento (vedi: Struttura di un tema). […]

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.